martedì 25 settembre 2012

Lauverginn trekking da Landmannalaugar a Thormorsk (Islanda)


Trekking da Landmannalaugar a Pòrsmork (4gg.) Islanda



Il trekking da Landmannalaugar a Thorsmork è il più popolare d'Islanda, detto anche 'Laugarveginn' considerato uno dei più affascinanti trekking del mondo.

Il tracciato, di 53km è percorribile in 4gg e si sviluppa nelle terre selvagge dell’entroterra Islandese attraversando paesaggi mozzafiato in mezzo a montagne coloratissime ai bordi di ghiacciai bianchissimi o neri perché ricoperti da cenere vulcanica, si transita fra gole altipiani desertici e ancora fiumi impetuosi cascate e laghi. Se non bastasse ci attendono anche vulcani spenti immense distese di cenere i campi di lava e le sorgenti sulfuree. Uno spettacolo unico.


Le tappe sono:
1°giorno: Landmannalaugar – Hrafntinnusker ; 12km 4-5h
2°giorno: Hrafntinnusker – Alftavatn; 12km 4-5h
3°giorno: Alftavatn – Emstrur; 16km 6-7h
4°giorno Emstrur – Pòrsmork; 15km 6-7h

Noi abbiamo percorso l’ itinerario in senso inverso per problemi di disponibilità di posto per dormire nei rifugi.
E’ stata piu’ dura perchè è in salita ma ha il vantaggio di essere in crescendo di bellezza poichè passa da ambienti relativamente usuali a ambienti decisamente extraterrestri.

Primo giorno Thormorsk Emstrur
Tappa faticosa anche perchè lo zaino è a pieno carico, almeno 15 kg, meno male che giorno per giorno il peso mangiando si ridurrà .
L' avvicinamento in bus da Hella a Thormorsk è molto bello, si passa nei pressi della cascata di Seliandfoss e in vista del vulcano eyafjalajokull (quello dell' eruzione del 2010).
A Thormorsk ci sono un sacco di pullmann e di gente che viene a vedere il posto in giornata, c'è anche un centro informazioni dove ci spiegano la strada e acquistiamo una cartina (al 100000 ma di meglio non si trova).
Il sentiero e' ben marcato e procede per ampi prati in lieve pendio, c'è una miriade di fiori, in gran parte gli stessi che si trovano da noi sui 2000 mt. C'è un attimo di smarrimento al primo bivio e poco dopo troviamo il guado che tanto ci aveva preoccupato sul fiume Pronga, per fortuna non piove da qualche giorno, l' acqua è sui 50 cm e passiamo senza grossi problemi (in mutande e con i sandali).
La pianura è molto verde ma quasi priva di alberi (pare di essere sui 2000 e siamo a 500 mt), sullo sfondo si vedono i grandi ghiacciai, incontriamo un canyon in cui scorre un fiume poi il territorio si fa piu' brullo e desertico, stiamo camminando su ceneri vulcaniche, aggiriamo una collina, troviamo un altro canyon con un provvidenziale ponticello e poco dopo vediamo il rifugio di Emstrur, una serie di casette dotate di letti (due persone per letto) cucina e bagni.


Secondo giorno Emstrur Alftavatn
Partenza in salita su terreno decisamente desertico, non piu' solo cenere ma anche molte pietre di chiara origine piroclastica. Incredibile come i fiori riescano a a colonizzare anche questo territorio. Ci sono collinette verdi e in lontananza sempre gli immensi ghiacciai. Incontriamo altri fiumi, un guado, turisti a cavallo, qualche motociclista (colpiscono anche qui ahimè ) e dei fuoristrada. Infine ci si apre davanti la grandissima e verde pianura di Alftavatn e il bellissimo lago.
Qui la sistemazione sia per dormire che come cucina è decisamente buona, la migliore dei tre rifugi, ci godiamo anche una meritatissima doccia e una passeggiata extra lungo lago.





Terzo giorno Alftavatn Hfrantinnusker
Forse la tappa piu bella, saliamo decisamente sui 1000 mt e attraversiamo campi di neve, paesaggi incredibili di fumarole e pozze di acqua bollente, pietraie di ossidiana. I colori sono fantastici, tutte le sfumature dell' ocra, il bianco della neve e dei ghiacciai, l' azzurro del lago e del cielo, il grigio delle fumarole, il rosso e il nero di alcune pietre, il verde di rare chiazze d'erba e il giallo dei fiori. Incontriamo ampi nevai, qualcuno ahimè vuoto sotto e qui F. cercherà di farsi male sfondando la sottile volta del ponte, ci concediamo una punta forse Reykjafioll 1136 e dopo una salita tra le ossidiane piu' grosse che io abbia mai visto arriviamo al rifugio Hfrantinnusker dominato dalla punta Sodull 1139 (che faremo dopo esserci rifocillati godendo di un notevole panorama sulle due valli) e circondato da sorgenti calde.










Quarto giorno Hfrantinnusker Landmannalaugar
Anche oggi partenza in salita, in pochi minuti guadagniamo la cresta sotto la quale c'è il rifugio e proseguiamo per un buon tratto seguendola.
Nel primo tratto il paesaggio è simile a ieri, poi inizia la discesa, alla nostra destra un lago e di fronte una nera colata di lava . Costeggiamo una grossa fumarola coi bordi gialli per i vapori di zolfo e poi il paesaggio ricomincia a farsi verde, ci sono tarassachi e cespi di silene acaule . Infine in distanza vediamo il campo di Landmannalaugar, i bus, il rifugio.
C'è un forte vento ma nulla ci trattiene da un piacevolissimo bagno nelle sorgenti calde (e bisogna stare attenti a non scottarsi), pranziamo vicino a un rifugio dove un gruppo organizzato (di Italiani) ci porta via con un trucco l' ultimo tavolo (eravamo tutti e quattro attorno al tavolo, questo è arrivato e senza nemmeno salutare ha posato sopra due ceste di viveri, siamo rimasti sbaccaliti e ci siamo spostati).
Dopo pranzo un breve giro del campo, e poi bus fino a Hella.







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