domenica 23 settembre 2012

Santiago de Compostela in bicicletta


Burgos-Santiago de Compostela in bici

13/9 – 22-9 2012 Km totali in bici circa 550



Il viaggio di 4 Bicigrinos : Beppe, Renzo, Franco, Massimo



12-9 ore 17 tutti da Beppe per caricare le bici

13-9 ore 1.30 Partenza da Ivrea con la macchina di Renzo, 3.30 confine francese, un po' di deviazioni sul percorso che ci fanno perdere tempo. Arriviamo alle 15 al confine spagnolo (tra Bayonne e S. Sebastian) e alle 17.30 a Burgos.

L' albergue del peregrino è pieno ma troviamo un modesto Hostal (Garcia) proprio in centro vicino a Plaza Mayor e al parcheggio dove lasceremo l' auto.

Scarichiamo e rimontiamo le bici, ce le portiamo in camera per maggiore sicurezza e andiamo a vedere la cattedrale e a cenare (non andiamo al castello perchè ci hanno sconsigliato la zona).

14-9 Sveglia 7, partenza 7.45 col buio e un freddo cane. Abbastanza difficile trovare la via per uscire dalla città anche se ci sono tanti pellegrini da seguire.

Franco per evitare un altro ciclista investe una pellegrina francese, tanto spavento ma per fortuna nessuno si fa male.

Colazione alle 9 a Hornillos del Camino con magnifici bocadillos con jamon Serrano (prezzo ridicolo). Renzo è sconvolto dalla quantità ma mangia anche lui.

Il percorso si snoda in buona parte su ottimi sterrati tra campi di grano (falciato) e campi di girasoli ormai secchi, zona piatta e piuttosto arida. Attraversiamo qualche borgo con costruzioni medievali e costeggiamo per un tratto il canal Castilla. Ci sono pellegrini ovunque (quasi tutti a piedi) il paesaggio è bello ma piuttosto monotono. Poco dopo la chiesa di Nuestra Senora del Manzano troviamo una dura salita sterrata dove gli altri tre scendono (dicono per non sprecare le forze...), per fortuna è l' unica della giornata.

Dopo circa 100 km alle 17.40 ci fermiamo a Calzadilla in un bell' albergue (con piccola piscina) semplice ma pulito.

Cena con menu del peregrino nell' unico ristorante del paesello.

15-9 Il  gestore dell' albergue alle 5.30 accende le luci e ci sbatte giù dalla branda.

Manutenzione alla bici (lavaggio catena e oliatura) e alle 6.45 si parte con la frontale (fa chiaro alle 7.20) e un freddo terribile. Sbagliamo anche strada ma ce ne rendiamo conto subito perchè i peregrini vanno in senso contrario.

Facciamo colazione alle 9 a Sahagun (mitad del camino), alle 14 pranzo a Leon a fianco alla bella cattedrale, alle 18 ci fermiamo a S.Martin del Camino tra Astorga e Leon in un albergue-tto ricavato da una vecchia cascina e gestito da una coppia anziana .

Anche oggi oltre 100 km, il paesaggio è simile a ieri anche se si è visto anche un po' di mais, oggi purtroppo parecchia statale.

16-9 Si inizia cambiando una gomma alla mia bici, partiamo verso le 7.30 e alle 11 siamo a Astorga che ha una gran bella cattedrale, poi tremenda salita fino a Foncebadon (siamo oltre i 1300 mt) dove arriviamo sudatissimi alle 14 e ci concediamo un meritato pranzo e qualche jarra de cerveza.

Ancora salita fino alla Cruz de Hierro dove i pellegrini lasciano una pietra (Renzo ne lascia una di Lessolo) poi lunghissima e ripida discesa che mette a dura prova i freni delle bici (arriviamo a toccare i 55 km/h) fino a Ponferrada dove c'è una basilica (non è gran che).

Andiamo a dormire all' albergue S.Nicolas (enormi cameroni, chiesa interna, possibilità di cucinare, offerta libera). Qui ci lasciano lavare le bici con la pompa e dopo aver sistemato “i cavalli” e esserci lavati andiamo a cena e Beppe si lancia a hablar Espanol con Sofia la camarera.

Circa 85 km, il percorso si è fatto piu' vario e interessante: begli sterrati, montagna, boschi di pini ginestre e piccoli lecci.

17-9 Partenza in salita e sempre con la frontale. Vigneti con vigne basse come nel nostro sud, ottima l'uva. Molto freddo fino a quando alle 8.30 non esce il sole, ci fermiamo alle 10.30 presso il bar la Escuela dove il barman molto addormentato ci fa perdere un sacco di tempo perchè si confonde con le ordinazioni, si dimentica di noi etc. , poi lunga e dura salita. Ci dividiamo fra chi vuole soffrire a ogni costo (Franco e Renzo) e chi prova a soffrire meno (Beppe e io) nel senso che loro persistono su sterrati quasi impraticabili e noi proviamo l' asfalto dove comunque spingiamo la bici per un paio di Km. Bel percorso tra castagni noci e vegetazione da media montagna.Finalmente alle 14.30 arriviamo in punta alla collina a O Cebreiro (circa 1300 mt ) e pochi minuti dopo ci raggiungono anche gli altri due. Beppe per la gioia di essere arrivato accende un cero nella bella chiesetta dove c'è un suggestivo gioco di ombre che triplica il Cristo dell' altar maggiore. A pranzo ci concediamo uno splendido pulpo alla Gallega e varie jarras de cerveza.

Poi una lunghissima discesa fino a Triacastela dove troviamo sistemazione presso un privato che ci dà anche l' uso del pero che viene ovviamente saccheggiato. Anche oggi circa 85 km, visti molti nidi di cicogne su campanili e lampioni

18-9 Il meteo prevede pioggia per cui attrezziamo le bici coprendo le borse chi con coprizaini chi piu' modestamente con grandi sacchi della spazzatura, saremo pero' fortunati la pioggia durerà si e no 15 secondi.

Alle 9 ci fermiamo a Sarria e facciamo colazione con una focaccia ripiena di spezzatino con cipolle e peperoni accompagnata da … te e caffè con leche, Renzo non si associa e prende una brioche!

Alle 10.30 siamo a Barbadelo dove facciamo una seconda sosta in un bar con bellissime collezioni di oggetti vecchi tra cui delle magnifiche macchine fotografiche (la mia passione) e cineprese.

Il percorso , sempre in salita tra boschi di pini querce e ginepri, ci porta alle 12.40 a Portomarin dove c'è una bella chiesa.

Attorno a mezzogiorno superiamo la pietra miliare del “Santiago -100 km”, pranziamo alle 14 a Gonzar , iniziamo a vedere castagni e eucalipti. Decidiamo di superare Palas del Rei e portarci il piu' vicino possibile a Santiago pero' poi per un po' abbandoniamo il camino e proseguiamo sulla statale dove non troviamo albergues fino a che alle 19, stremati, arriviamo a Arzua dove riincrociamo il camino e troviamo un albergue de peregrinos. Oltre 100 km anche oggi.

19-9 Si riparte e attraversando bei boschi di eucalipti, querce, ginestre , ginepri arriviamo prima al monte do Gozo dove c'è un monumento al peregrino e poi , verso le 13 a Santiago dove facciamo il nostro trionfale ingresso nella plaza de la catedral con sottofondo di musica celtica (siamo nella zona, qui vicino c'è il villaggio di Milladoiro da cui prende nome un famoso gruppo).

Una simpatica signora ci propone  una stanza li vicino per cui alle 15 lasciate le bici, lavati e vestiti da persone civili ce ne andiamo prima di tutto a pranzo da Manolo (non dimenticate questo nome ne vale davvero la pena) e poi a visitare la cattedrale e il centro, a fare shopping, a farci rilasciare la Compostela e a affittare le auto per andare a Finisterre e quindi rientrare a Burgos.Oggi circa 42 km.

20-9 Smontate le bici e caricate nelle due opel astra che abbiamo affittato  partiamo per Finisterre (Fisterra in spagnolo) alle 11 e arriviamo in un paio d'ore. Il posto è molto turistico, a parte la punta con il folklore dei pellegrini che lasciano chi una scarpa chi il bordone e la conchiglia, chi una foto o un indumento (spero che ogni tanto qualcuno faccia pulizia), ci sono negozietti di souvenir e tantissimi ristoranti dove si mangia un ottimo pesce. Quindi, fatte le foto e lanciata la pietra nell' oceano ci concediamo degli ottimi calamari e poi via fino a Sahagun dove ci concediamo una lussuosa cena a base di calamares-chipirones e pulpos (Casa Simon) per festeggiare la fine del camino.

21-9 Ripartiamo alle 7.15 per poter consegnare le Opel a Burgos entro le 10.15, recuperiamo l' auto di Renzo, traslochiamo le bici e poi fermandoci solo per soste tecniche arriviamo a Ivrea verso le 3.30 del mattino del 22.

























 


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